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Come scegliere giradischi HiFi: guida dalla A alla Z

Come scegliere giradischi HiFi: guida dalla A alla Z
2 anni fa 6906 Visualizzazioni Non ci sono commenti

+++Articolo aggiornato il 13/12/2022+++

Quando abbiamo scritto la nostra guida completa all'HiFi, abbiamo fornito tante ma tante indicazioni a chi non ci capisce quasi nulla di questo mondo. Ora è il momento di scendere un po' più in profondità, parlando di un elemento ben preciso: come scegliere il giradischi.
Non si tratta di un nostro capriccio, anzi. In qualunque momento tu stia leggendo questo articolo, sappi che abbiamo appena risposto su WhatsApp, a una mail o a una telefonata di qualcuno che ci chedeva una mano a scegliere un giradischi HiFi.
E se sei capitato qui, ti stai facendo la stessa domanda. Rimbocchiamoci le maniche e scopriamo cosa dobbiamo sapere di questi lettori di vinili, quali sono le caratteristiche che dobbiamo individuare per trovare proprio quello che fa per noi.

Cos'é un giradischi e perché è unico

C'è poco da giraci intorno, per un audiofilo o un purista dell'audio l'unica sorgente sonora possibile è il vinile. E per ottime ragioni. Tranquillo, non vogliamo ammorbarti scendendo fin da ora in tecnicismi. Ti basti sapere che:

  • L'audio registrato su vinile permette di ottenere un'immagine spaziale più stabile e precisa, il che si traduce con una riproduzione più fedele e credibile di ciò che è stato inciso.
    Questo è possibile perché i dischi in vinile non utilizzano campionamento e sono, di conseguenza, in grado di fornire una risposa in frequenza lineare oltre i 30kHz.
  • Nessun altro apparecchio è in grado di regalarti il fascino del fruscio prima dell'inizio della musica, i crepitii e un rituale senza tempo.

Fruscii e crepitii abbiamo detto. Ma non allarmarti, questi sono dovuti al movimento del piatto e al primo contatto della puntina sul disco. Quelli che ti sei immaginato tu, stile La Carmen di Bizet ne Gli Aristogatti sono del grammofono, l'antenato del moderno giradischi Hi-Fi.
Quello di cui parliamo in questo articolo è il dispositivo di riproduzione sonora, costituito da un piatto rotante, sul quale si pone un disco in vinile che verrà letto da un braccio dotato di testina.

come scegliere giradischi

Come funziona un giradischi?

Iniziamo a parlare del funzionamento generale di questo apparecchio, così potremo menzionarne anche gli elementi principali di cui parleremo dopo. Il giradischi HiFi è costituito da un corpo principale (la base) che nasconde il motore, sul quale è posto il piatto girevole. Un braccio è fissato al lato del piatto da un lato, mentre dall'altro regge una puntina. Questa puntina viene poggiata al vinile che ruota sul pitto e "legge" la traccia che vi è incisa.
Come puoi vedere non c'è nessuna interferenza elettronica nella lettura del disco: è per questo che un giradischi è la sorgente analogica per eccellenza. Il giradischi trasforma i dati letti dalla puntina in un segnale pronto per essere dato in pasto a un amplificatore.

Elementi di un giradischi HiFi

Ora che abbiamo capito a una prima analisi com'è che il giradischi "tira fuori" la musica dai tuoi dischi in vinile, è importantissimo capire dove siano le a tra giradischi.
Essenzialmente possiamo dire che un modello differisce dall'altro per la qualità costruttiva, il design, il materiale e la tecnologia implementata nei vari componenti. Vediamoli quindi i maniera più approfondita.

La base o telaio del giradischi

Non è un gioco di parole, per scegliere il giradischi HiFi più adatto a noi occorre partire da qui. Come abbiamo anticipato, la base è praticamente la struttura complessiva del giradischi, dove trovano alloggio il piatto, il braccio, il motore e le connessioni.
Esistono diversi tipi di base/telaio perché il suo impatto è decisivo. Il fine ultimo della scelta della base, infatti, è quella di ridurre al minimo le vibrazioni che possono prodursi durante il movimento, le quali potrebbero disturbare il segnale e danneggiare puntina e vinile. Al contempo, protegge il giradischi anche da vibrazioni provenienti da fonti esterni, come ad esempio i diffusori.

Base rigida

Nei giradischi a struttura rigida, il telaio è realizzato con materiali che possano dar vita a una struttura leggera e rigida come l'MDF e l'alluminio, ma anche l'acciaio. In questa configurazione assumono particolare importanza i "piedini". Questi ultimi giradischi sono i più semplici da montare e mettere in funzione: sicuramente i più consigliati per la maggioranza degli utenti, anche inesperti.

Base semirigida

La tipologia con telaio semi rigido, è una soluzione ibrida composta da una base rigida sulla quale soluzioni elastiche (tecnicamente accoppiamenti a mezzo sospensioni visco elastiche) tendono a smorzare vibrazioni e risonanze del piano di appoggio. Sono decisamente pratici per messa a punto, e solitamente non necessitano di regolazioni.

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Base flottante o telaio a sospensione

Nei giradischi HiFi a sospensione flottante, la parte che ospita piatto e braccio sono "sospesi" dalla base, comunemente per mezzo di molle elastiche. Questo per minimizzare le vibrazioni e risonanze che possono, attraverso la base e la superficie d’appoggio, raggiungere piatto, braccio e testina. Questo tipo di tecnologia necessita di una regolazione attenta, che va ripetuta e controllata nel tempo, per questo viene consigliato ai più esperti.

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Il motore: trazione e velocità

Il motore del giradischi è responsabile della rotazione del piatto. Innanzitutto, quindi, deve essere il più costante possibile, con una potenza sufficiente a far muovere il piatto in maniera silenziosa per non causare disturbi. Molto diffuso è l’utilizzo di disaccoppiatori elastici per installare il motore sulla base del giradischi.
La maggior parte dei giradischi HiFi sono dotati di motore con velocità di rotazione standard di 45 e 33 1/3 giri/minuto. Meno diffusa è la possibilità di ascolto (quindi di rotazione) dei 78 giri che necessitano anche di una specifica testina.

come scegliere giradischi

Per quanto riguarda la trasmissione del movimento dal motore al piatto esistono principalmente due soluzioni più diffuse. Nel primo caso il movimento viene impresso dierettamente dal motore al perno e quindi al piatto; in questo caso parleremo di trazione diretta.
L'altra soluzione invece prevede che il movimento venga trasmesso dal motore al piatto per tramite di una cinghia di gomma. Parleremo appunto allora di trazione a cinghia.

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Trazione a cinghia o diretta: quale scegliere

Ognuna delle due soluzione offre un vantaggio e uno svantaggio, anche se c'è da puntualizzare che i giradischi con trazione a cinghia sono infinitamente più diffusi. Questo perché la trazione diretta sebbene non richieda regolazioni e manutenzione da parte dell'utente, se non ben realizzata rischia di trasmettere le vibrazioni del motore a piatto e testina.

Di contro, una trazione a cinghia evita il contatto diretto fra i diversi elementi, minimizzando al massimo la trasmissione del vibrazioni, ma non può essere preciso quanto l'altra soluzione. Per questo la cinghia rimane una soluzione ottimale per i giradischi "da casa", mentre quelli a trazione diretta sono i prediletti dei DiscJockey.

Piatto e perno del giradischi

Molti sembrano non dare grande importanza a questi due elementi. Eppure per capire la crucialità del piatto basta ricordare che è la parte che ospita il tuo prezioso il disco in vinile. In primo luogo quindi deve avere una costruzione in materiali anti risonanti e deve avere un peso idoneo a garantire il moto e quindi una velocità costante di rotazione. Il piatto può essere realizzato in metallo, vetro o leghe.
Il piatto a sua volta ospita il perno di rotazione che affonda nella base del giradischi. Dalla sua precisione dipende ovviamente la stabilità della rotazione del piatto e la silenziosità del sistema. Normalmente il perno è realizzato in metallo duro e il tutto fa uso di lubrificazione, solitamente affidata a oli specifici. È buona abitudine pulire il perno e cilindro periodicamente e sostituire l’olio almeno una volta ogni anno o comunque in base alle indicazioni del costruttore.

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Il braccio, non solo questione di design

Il braccio del giradischi è un elemento critico e molto complesso nella realizzazione. Di per sé ospita la testina da un lato, mentre dall'altro è fissato alla base del giradischi. Può essere realizzato in vari materiali che devono essere il più possibile leggeri e non risonanti (ad esempio alluminio e carbonio), mentre la canna del braccio deve essere il più possibile libera possibile nei movimenti per ridurre eventuali resistenze. Il braccio è imperniato grazie ad uno snodo che può assumere diverse forme, i più diffusi sono i modelli a cuscinetto, quelli a lame di coltello e gli Unipivot.

Il fine principale del braccio è garantire massima precisione nella tracciatura della testina, ossia far seguire il solco del vinile nel miglior e più accurato modo possibile. A questo scopo i giradischi integrano diversi design e tecnologie per l'ingegnerizzazione del braccio. Ecco i più diffusi:

Braccio dritto

Il braccio di lettura più semplice è quello dritto, in cui la puntina si trova sullo stesso asse di rotazione del corpo del braccio: consente di ottenere la minima inerzia, mentre è piuttosto elevato l’errore di tracciabilità.

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Braccio a "S"

La forma del braccio a S, così chiamato perché ricorda questa lettera se visto dall'alto, permette di ridurre le risonanze interne ed è esteticamente molto elegante. Poiché la sua costruzione risulta piuttosto delicata, il costo è generalmente alto.

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Braccio a "J"

Il braccio a "J", detto anche piegato o curvo, si caratterizza per parte finale dell’asta è piegata verso il centro del piatto, è meno esposto a fenomeni di risonanza rispetto a quello dritto.

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Braccio tangenziale

Poco diffusi, i bracci tangenziali scorrendo su di una guida fissa compiono un movimento parallelo al raggio del disco e sono gli unici bracci esenti dall’errore di lettura tangenziale. Tuttavia necessitano, per il loro funzionamento, di sofisticati sistemi di servocontrollo, meccanici, idraulici o elettronici, che rendono questi bracci solitamente più costosi e delicati rispetto ai bracci col perno fisso.

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La testina del giradischi

La testina rappresenta il punto di contatto fisico tra il vinile e il sistema di lettura. Il suo ruolo è quello di estrapolare le informazioni incise sul disco sotto forma di microsolchi, e trasformarle in segnale elettrico. La puntina che scende nei microsolchi, è fissata ad un braccetto molto leggero chiamato cantilever che a sua volta è fissato al corpo della testina attraverso componenti viscoelastiche. Il cantilever produce un segnale elettrico fievole grazie al movimento di bobine che a seconda di come sono fissate definiscono le due tipologie di testine che puoi trovare su un giradischi Hi Fi.

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Testine MM

Nelle testine Moving Magnet ossia a magnete mobile la puntina muove un magnete e dà luogo a una specie di generatore elettromagnetico, dal quale si sprigiona il suono. Di norma si tratta di una testina che non necessita di preamplificazione: una buona soluzione per chi acquista il suo primo giradischi e non vuole spendere una fortuna. Quando lo stilo si sarà consumato, potremo acquistarne uno di ricambio, senza sostituire completamente la testina.

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Testine MC

Anche nelle testine Moving Coil ossia a bobina mobile, abbiamo a che fare con un sistema elettromagnetico, ma il suo funzionamento è leggermente diverso. Se nel caso della testina a magnete mobile la puntina è davanti, in questo sono le bobine ad essere attaccate alla puntina. La tipologia a bobina mobile è più sofisticata e di conseguenza più costosa: richiede un preamplificatore e riesce a ricavare un maggior numero di sfumature e informazioni dal solco del vinile. A differenza del caso precedente, dovremo sostituire integralmente la testina quando lo stilo si sarà logorato.

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La puntina della testina

Due parole meritano di essere spese anche a proposito della puntina vera e propria montata sulla testina. Questa può essere realizzata in diamante, zaffiro, o ovviamente più spesso materiali sintetici duri e avere diverse tipologie di taglio per potersi meglio adattare a seguire i microsolchi durante la lettura. Solo per fare qualche esempio potremo trovarci davanti un taglio sferico, conico, ellittico, lineare, MicroLine, Shibata, ecc. ma in generale vale la regola che più il taglio è sofisticato, maggiore sarà la superficie di contatto con il microsolco e di conseguenza la quantità/qualità delle informazioni.

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Tra i diversi parametri per la messa a punto della testina, c’è il peso di lettura: ogni testina ha un suo peso da applicare al fine di tracciare il microsolco. Questa operazione viene effettuata attraverso la regolazione del contrappeso sul braccio quando si installa il giradischi o con apposite bilance di precisione. Nella media il peso applicato è di 1,8/2,5 g.

Cosa fa il giradischi e cosa fai tu?

Sembra una domanda cretina eh? Però nel paragrafo precedente quando hai letto che bisogna installare un contrappeso la tua schiena già è stata percorsa da un brivido. Quando abbiamo parlato di parentele col grammofono e fascino del giradischi pensavamo anche a tutta la manualità che impiega un audiofilo nell'utilizzare il giradischi.
Sì, perché a seconda del modello prescelto possono esserci più o meno operazioni (più o meno delicate) da compiere per mettere in funzione il giradischi.

Come sempre la tecnologia, se vuoi, ti viene in aiuto automatizzando le operazioni che necessitano di un pizzico di manualità in più. Ecco che nella scleta del tuo prossimo giradischi ti trovarai a dover scegliere tra gestire tu in prima persona il movimento del braccio o meno, e quindi tra:

  • Manuale - ogi volta che metti un disco dovrai posizionare tu con delicatezza la puntina sul vinile, sollevando e spostando il braccio. Stessa operazione da ripetere al contrario quando il disco sarà terminato.
  • Automatico - come puoi intuire in questo caso il giradischi fa tutto in autonomia. Quando schiacci il tasto Play, il braccio si alza e sposta da solo per andare a posizionare la puntina all'inizio del disco. Stessa cosa alla fine della riproduzione.
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  • Semiautomatico - in questa versione ibrida la tecnologia ti aiuta solo fermando il piatto quando la riproduzione è terminata; sarai sempre tu a sollevare il braccio e posizionare la testina sul disco.

Le connessioni del giradischi

Nella guida completa all'HiFi abbiamo parlato diffusamente di come un giradischi può connettersi all'amplificatore (integrato o meno) e di come questo sia essenziale per poter fare in modo che il segnale elettrico prodotto dalla testina venga riprodotto come audio dai diffusori. Qui parliamo più specificamente del solo giradischi e di come sceglierlo anche in base alle sue connessioni.

Come collegare il giradischi

Per uscita o output del giradischi (ma anche di una sorgente in generale), s'intende la tipologia di collegamento dal corpo del giradischi stesso all'elemento successivo del tuo sistema o impianto HiFi. Il "lettore di vinili" può presentare due tipi di uscita che sono Phono oppure di linea. L'uno o l'altro non pregiudicano la qualità del segnale in uscita, ma devono abbinarsi all'amplificatore che andrà a lavorare ed, appunto, amplificare il segnale in uscita dal giradischi. Questo significa che se l'output del giradischi è Phono, dovrà esserlo anche l'ingresso dell'amplificatore o preamplificatore. Stesso discorso per l'uscita di linea.

come scegliere giradischi

Se, nonostante la lettura dei nostri articoli, dovessi trovarti nella situazione di dover connettere un giradischi con uscita Phono e un amplificatore con solo ingresso di linea, non preoccuparti: dovrai solo acquistare e aggiungere il cosiddetto stadio phono (phono box) esterno.
Un ultima raccomandazione: quando utilizzi il Phono, non dimenticare mai di collegare il filo della messa a terra del giradischi all'apposito morsetto che si trova sullo stadio phono esterno, sull'amplificatore o preamplificatore. Questo ti eviterà fastidiosi ronzii e interferenze.

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Giradischi con USB

Annoveriamo la porta USB presente su alcuni giradischi tra le connessioni output in quanto, a differenza di quella presente su un PC o smartphone che sono in grado sia di ricevere che trasmettere dati, le Universal Serial Bus implementate su questi dispositivi ti permettono unicamente di far uscire dei dati. Nella fattispecie, a seconda delle specifiche del singolo modello, inserendo una chiavetta USB o collegando un PC tramite cavetto potrai salvare con l'ausilio di un software "di ripping" il file audio in uscita dal giradischi.

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Giradischi con Bluetooth

Un giradischi dotato di connessione senza fili Bluetooth ti permetterà di inviare il segnale del giradischi verso un ricevitore evitandoti la connessione con fili, spesso impossibile, o semplicemente antiestetica. In questo caso il segnale analogico, viene prima gestito da un Pre-Phono interno, digitalizzato ed inviato attraverso il protocollo wireless Bluetooth (possibilmente ApTX).

Cavi per il giradischi

Riprendendo il discorso iniziato poco più su, abbiamo accennato al fatto che l'uscita del giradischi può essere phono o di linea. Nel primo caso i cavi da connettere e già in dotazione al tuo lettore sono due: il cavo phono da far entrare nell'apposito input dell'ampli, preamp o phono box, e il cavo di massa.
Diversamente, avrai bisogno di un cavo RCA (per intendersi quelli con doppio spinotto uno rosso e uno nero) semplicissimi.

Cosa c'è in confezione?

Poco fa abbiamo detto che nei giradischi con uscita Phono ci sono anche i cavetti abbinati (di solito). Ma che altro? È abbastanza importante da sapere cosa troveremo una volta aperta la confezione anche per poterci capire qualcosa in più rispetto al prodotto che vogliamo acquistare.

  • Cavo di alimentazione: qui non c'è molto da dire, ti servirà per dargli energia elettrica. Dio ci salvi da un giradischi a batteria.
  • Coperchio: i più fighi scrivono Dust Cover, sempre lì stiamo. Una protezione incernierata al retro del giradischi, solitamente in plexiglas trasparente, con il logo del produttore che ti servirà per proteggere l'apparecchio dalla palvere e da qualunque cosa possa danneggiarlo.
    NB non sempre è incluso e non sempre è già montato.
  • Tappetino: di solito in feltro o in panno, da posizionare tra il piatto e il vinile. Aiuta a ridurre al minimo le vibrazioni e i suoni del motore, possono rendere il suono del vinile più chiaro con una maggiore separazione e dettaglio
  • Cinghie e adattatori: alcuni giradischi hanno sì la possibilità di modulare la velocità di rotazione del piatto a seconda della tipologia di disco (33/45/78 giri al minuto), ma a volte questo renderà necessario aggiungere un adattatore o sostituire la cinghia di trazione per avere la precisione necessaria.
  • Contrappeso: in alcuni casi nella scatola del giradischi potresti trovare un piccolo peso con una specie di cordino attaccato. In questo caso dovrai essere tu a fissarlo al braccio, serve per farlo mantenere nel giusto equilibrio per la lettura dei solchi da parte della testina.

Come impostare un giradischi

Se stai scoprendo solo ora che il giradischi ha necessità di un amplificatore per suonare (a parte quelli con bluetooth che si connettono wireless ai diffusori) e che non fa tutto da sé come un grammofono, tranquillo, le sorprese sono finite. Mettere in funzione un giradischi è relativamente semplice:

  • Come primissima cosa, devi poggiare il tuo giradischi su una superficie stabile e dritta. Per farti capire quanto sia importante non sottovalutare questo aspetto, pensa che esistono in commercio delle livelle a bolla apposite per giradischi!
  • Se arriva in confezione staccata dal braccio, dovrai montare la testina:
    1. Collegare i cavi ricordando questo codice colori: rosso positivo di destra; bianco positivo di sinistra; verde negativo di destra e blu negativo di sinistra.
    2. Avvitare la testina al porta testina;
    3. Inserire la puntina nella testina;
    4. Agganciare la testina al braccio;
    5. Ruotare le vite autobloccanti;
    6. Rimuovere il copritestina e posizionarla sul vinile
    7. Controllare che sia perpendicolare al piatto, ossia regolare l'Azimuth. Per farlo è necessario allentare una vite che si trova sul braccio e ci permette di muoverlo fino a fare in modo che la puntina sia perpendicolare. In questo modo eviteremo uno squilibrio tra il canale destro e sinistro del solco.
  • Regolare braccio e contrappeso. L'obiettivo finale è quello di avere la testina che poggia sul disco né con un peso tale da rovinare molto presto i solchi del vinile, né troppo leggera da compromettere la qualità della lettura. Per eseguire questa regolazione bisogna girare la rotellina graduata che si trova nella parte posteriore del braccio senza girare il contrappeso e portare l'antiskating in posizione zero.
  • Regolare l'antiskating, ossia agire sul meccanismo che combatte la forza centripeta della rotazione, evitando così che la testina venga attratta verso il centro del disco. L'antiskating si regola attraverso un'apposita rotella e capirai di aver impostato il valore corretto quando, appoggiando la testina sul vinile, non si muoverà né verso l'interno, né verso l'esterno.
  • Qualora il tuo nuovo giradischi sia uno di quelli con cinghia intercambiabile, posiziona quella giusta per il vinile che intendi ascoltare.
  • Eventualmente, applica l'adattatore incluso. Solitamente è per i 78 giri o dischi da 7".
  • Seleziona la velocità con lo switch, se necessario.

A questo punto ti si aprono due strade, a seconda che il tuo nuovo giradischi Hi Fi sia automatico o meno. Se lo è troverai il braccio in posizione laterale, tu non dovrai far altro che posizionare il disco sul piatto (sul tappetino, se non c'è metticelo) e schiacciare Play.
Al contrario, se si tratta di un modello manuale, dovrai alzare il braccio (nella maggior parte dei casi rimane sollevato), posizionare il disco, mettere il braccio in posizione, far partire la rotazione e delicatamente poggiare la puntina sul vinile.

Errori comuni nell'uso del giradischi

Che supermaxiguida sarebbe senza un bel listato di strafalcioni che lasciamo fare agli altri? Non ridere, almeno uni di questi hai pensato di farlo anche tu!

  • Giradischi a Capri e amplificatore a Ischia
    Perdona il modo di dire, ma hai afferrato il concetto. Il giradischi e l'amplificatore devono stare vicini, senza km di cavi a unirli che possono via via alterare il segnale audio che trasportano. Non a caso esistono alcune soluzioni come gli eleganti Glorious che sono progettati appostitamente per avere un "angolo Hi Fi", con superfici dritte e antivibrazioni.
  • Coperchio appeso
    Pensaci: cosa costava al costruttore installare il coperchio senza lasciarti quest'onere gravosissimo? Nulla. Ma se lo ha fatto staccabile è perché se avviassimo la rotazione con tutto il coperchio a penzoloni causerebbe tante belle vibrazioni. tanti saluti all'Alta Fedeltà.
  • Bello 'sto cavo, uso questo! No signori, non funziona così. Il segnale audio prodotto dal giradischi può essere puro come il diamante, ma se viene trasmeso da un cavo qualsiasi ascolterai sempre spazzatura.
  • Impilare il vinili
    Il vinile in realtà non è un materiale. Un disco in vinile può essere relizzato in gommalacca o in PVC, che tendono a schiacciarsi, deformarsi e appiattirsi se continui a creare torri di Babele in giro. Non sono bottiglie di vino, i dischi vanno tenuti in verticale, nella loro custodia o in una apposita (vedi Gloroius) in un mobile magari adatto (rivedi Glorious).
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  • Dischi e puntine zozze
    Come abbiamo avuto più volte modo di ricordare, il disco è un supporto sintetico sul quale viene incisa una traccia tramite dei solchi che vengono "letti" dalla puntina. Se permetti l'accumularsi di polvere nei solchi o sulla puntina, cosa credi che ascolterai? Usa l'apposita spazzolina per non rovinare nulla e tenere tutto pulito.
  • Niente acqua, please
    Se non ti va di comprare la spazzolina che ti abbiamo conigliato poco più su, allora comprala lo stesso. Non ti sognare di usare acqua e detergenti. Seccandosi depositano calcare (ergo sabbia, nel caso dell'acqua) e residui (nel caso dei saponi).
  • Tieni le dita al loro posto
    Questo punto sono sicuro che è superfluo, ma repetita iuvant. Ripetiamo insieme: toccherò un disco sempre e solo sui bordi senza lasciare ditate unticce sulla superficie del vinile.
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  • Niente tremolii
    Quando vuoi ascoltare un brano in particolare del disco, evita di posizionare a mano la puntina direttamente sul solco, spesso e volentieri abbiamo le mani tremolanti e ciò potrebbe portare a creare dei graffi irreparabili sul vinile. Utilizziamo invece la leva del giradischi per sollevare la puntina, spostiamola sul punto che desideriamo e con delicatezza la abbassiamo sul disco. Comunque la cosa migliore è sempre quella di ascoltare il lato intero di un album dall’inizio alla fine.
  • Aspetta che il piatto si fermi
    Prima di mettere un disco sul piatto, accertati che sia perfettamente fermo. Mettere un disco sul piatto ancora in movimento graffierebbe rapidamente il lato del disco a contatto con esso.

Differenza tra giradischi Hi Fi e giradischi da Dj

Il giradischi da Dj, per i motivi che ti abbiamo spegato più su, sono solitamente a trazione diretta perché il motore ha la giusta coppia per poter partire alla velocità richiesta. Ma, soprattutto questa tipologia di trazione permette di avere il controllo della velocità, ossia il pitch adj. che di solitim è regolabile tra ±8%.
Il giradischi da Dj sono completamente manuali e permettono di regolare non solo il peso, ma anche l'altezza del braccio perché con la giusta puntina e la corretta inclinazione è possibile fare in modo che lo stilo rimanga nel solco anche se sottoposto a sollecitazioni (la mano del Dj stesso).

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Inoltre, anche il telaio del giradischi da Dj è più pesante delle controparti Hi Fi, il che contribuisce sempre a una migliore stabilità dello stilo nel solco del vinile, ma anche con l'abbinamento di buoni piedini, a smorzare le solite vibrazioni esterne che nel caso del Dj spesso provengono da diffusori molto potenti.

Migliori giradischi Hi Fi: i più venduti

Se ancora sei indeciso su quale possa essere il migliore giradischi per te, abbiamo fatto una selezione molto semplice per aiutarti. Ecco di seguito la Top5 dei giradischi HiFi più acquistati e regalati in assoluto.

1. Pro-Ject Primary E

Il giradischi Pro-ject Primary E con testina OM prodotto a mano in Europa è la soluzione giusta se desideri ascoltare vinili senza spendere cifre eccessive.
Con un design intelligente del braccio, Pro-Ject è riuscita a combinare la pura qualità del suono con una configurazione semplice.

  • Trasmissione a cinghia con motore sincrono
  • Puntina Ortofon di qualità inclusa
  • Coperchio con cerniere regolabili inclusa
  • Panno in feltro incluso
  • Piedini in materiale anti-vibrazione
  • Cinghia in silicone con smorzamento ottimale
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Scopri di più su Pro-Ject Primary E

2. Pro-Ject Debut Carbon EVO

Si chiama EVO perché la nuova generazione di un grande classico del brand. Pro-ject Debut Carbon EVO rappresenta il punto di arrivo della filosofia del brand: alte prestazioni, estetica pulita e valore eccellente. Il design elegante e semplice non è danneggiato da luci, cursori e pulsanti ingannevoli. È un giradischi puro e ad alte prestazioni.

  • L'evoluzione di uno dei giradischi più venduti nella storia
  • Design pulito, elegante e moderno
  • Braccio in carbonio
  • Piatto in acciaio
  • Testina Ortofon inclusa
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Scopri di più su Pro-Ject Debut Carbon EVO

3. Rega Planar 1

Ogni singola caratteristica del giradischi Rega Planar 1 è stata riprogettata per migliorarne le performance audio. Monta un motore sincrono a 24V e a bassisssimo rumore, questo riduce le vibrazioni e unito al nuovissimo braccio RB110 con cuscinetti a tolleranza zero in grado di garantire attriti minimi, offre performance di livello superiore. Del modello precedente rimangono solo la cinghia, il sottopiatto e il coperchio, Planar 1 è un giradischi realmente nuovo.

  • Giradischi Plug &Play, potrete installarlo in meno di 30 secondi
  • Braccio RB110 assemblato a mano
  • Motore di alta qualità e ridotte vibrazioni
  • Piatto in resina fenolica da 23mm per una migliore stabilità di rotazione
  • Testina MM Rega Carbon installata
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4. Denon DP29F

Il Denon DP-29F è un ottimo giradischi analogico completo di Testina MM, la qualità del cabinet in alluminio e del motore servoassistito permettono di godere al massimo dei propri vinili garantendo una risposta audio ottimale ed un movimento fluido e preciso del disco. Questo giradischi è dotato di stadio phono integrato, questo rende possibile il collegamento anche ad amplificatori non dotati di ingresso Phono oppure a diffurosi amplificati.

  • Piatto in alluminio pressofuso con cabinet anti risonanza
  • Sistema auto start con partenza immediata tramite un tasto
  • Stadio Phono integrato che permette il collegamento a qualsiasi amplificatore audio o diffusore attivo
  • Testina MM inclusa
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Scopri di più su Denon DP29F

5. Pro-Ject T1 BT

Project T1 è il nuovo giradischi della serie T con la quale la Pro-Ject riesce ad offrire prestazioni di alta gamma ad un prezzo molto contenuto. Questa versione è dotata di stadio Phono MM integrato, uscita linea e uscita phono separate, e connettività Bluetooth per inviare senza fili la musica del disco LP ad un dispositivo Bluetooth abilitato.

  • Stadio Phono integrato e uscita di linea separati
  • Connettività Bluetooth
  • Testina Ortofon inclusa
  • Piatto in vetro sabbiato da 8mm con tappetino in feltro
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Scopri di più su Pro-Ject T1 BT

Accessori per giradischi: gli indispensabili

Spazzola per giradischi

  • Rimuove efficacemente polvere e sporco
  • Non graffia
  • Realizzata con fibre di carbonio
  • Corpo in plastica conduttiva
  • Guscio protettivo per pulire la spazzola
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Scopri di più su Spazzola per dischi Ortophon

Phono box

  • Consente di collegare qulsiasi giradisci ad amplificatori sprovvisti di ingresso Phono
  • Compatibile con qualsiasi giradischi
  • Semplicissimo da usare
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Scopri di più su Pro-Ject Phono Box MM

Sollevatore braccio

  • Solleva il braccio dei giradischi manuali quando si sposta alla fine di un disco
  • Prolunga la vita dello stilo
  • Si adatta a quasi tutti i bracci e giradischi manuali
  • Include tre piattaforme impilabili per giradischi con piatti spessi
  • Sensibilità del grilletto regolabile
  • Non necessita di alimentazione AC o a batteria
  • Facile da montare, non sono necessari altri strumenti!
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Scopri di più su Pro-Ject Q UP

Custodie in PVC

  • Ideali per conseravre i dischi con o senza la copertina
  • Prevengono l'accumolo di povere
  • Proteggono dai graffi e danni accidentali
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Scopri di più su Glorious LP PVC Sleeve

Mobile per postazione Hi Fi

  • Mobile HiFi di alta qualità in design retrò anni '60 per il tuo salotto
  • Stazione d'ascolto: offre spazio per un giradischi e molto spazio per i dischi
  • Cassetta dei dischi aperta per scavare nella tua collezione e accedere a 130 dischi da 12 pollici
  • Scomparto anteriore con meccanismo a spinta per amplificatori, CD o libri
  • La cavità sul pannello posteriore nasconde gli antiestetici cavi
  • Piedi in gomma antiurto per smorzare le vibrazioni
come scegliere giradischi

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