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Differenze tra i tasti del pianoforte digitale come scegliere

Differenze tra i tasti del pianoforte digitale come scegliere
2 anni fa 19763 Visualizzazioni Non ci sono commenti

Che sia per un regalo, per studiare ed esercitarsi, o per seguire una passione, i pianoforti digitali sono in assoluto gli strumenti musicali di nuova generazione che riscuotono il maggior successo. Merito sicuramente delle tonnellate di tecnologia che i grandi marchi come Yamaha e Casio investono in decine di modelli, e che assicurano un sensazione e un risultato praticamente pari al suonare un pianoforte "vero".

Se hai già fatto un giro in un catalogo ben assortito come quello di MusicBros, avrai letto quà e là diciture come tasto pesato, TouchSensitive, semi-pesato e così via. Ma che significa? Che differenza c'è tra un tasto pesato e uno che non lo è? Come scegliere quello più adatto?

Tastiere e pianoforti

Innanzitutto facciamo un paio di piccole precisazioni. Quando parliamo di pianforte digitale, s'intende sempre una tastiera, ma di quelle con 88 tasti. Attenzione, il numero dei tasti non è assolutamente sinonimo di qualità, semplicemente si ampliano le possibilità espressive e ci si avvicina come modalità di studio e pratica sempre più anun pianoforte tradizionale.

Un pianoforte digitale, non ha il sistema di martelletti che batte sulle corde, ma a seconda della pressione dei tasti e dai parametri impostati, riproduce suoni campionati (ossia registrati) da pianoforti a coda, organi, clavicembali, strumenti a percussione e così via.

tasti pianoforte

Differenze tra tastiere del pianoforte

Arriviamo ora subito al dunque della faccenda. Mettendo per il momento da parte acronimi e terminologie varie utilizzate da singoli brand, diremo che esistono sostanzialmente quattro tipi di tastiera che puoi incontrare su un pianoforte digitale la cui integrazione influisce sempre sul costo complessivo del pianoforte.

tasti pianoforte

Tasti non pesati o tasti leggeri

I tasti non pesati sono quelli più diffusi sugli arranger, specialmente quelli più economici. I tasti sono leggeri e il meccanismo che sottostà ad ogni singolo tasto si limita alla presenza ad una molla che provvede a fornire un po’ di resistenza. I tasti leggeri non richiedono un particolare allenamento, sono i più facili da suonare e consentono di eseguire parti veloci senza particolare difficoltà.
Si tratta sicuramente della tipologia di tasto più economico possibile in quanto non vi sono modulazioni da riprodurre elettronicamente né sensori associati: semplicemente alla pressione corrisponde una nota a un determinato volume.

A chi consigliamo un tasto non pesato?

Il tasto leggero è quanto più possibile lontano dalla dinamica esecutiva ed espressiva di un pianoforte, i sui vantaggi, quindi si fanno sentire soprattutto da chi:

  • ha un budget molto ridotto
  • non richiede controllo della gamma dinamica
  • non ha alcuna dimestichezza con un pianoforte
  • approccia per la prima volta a uno strumento musicale
  • deve esercitarsi semplicemente a sviluppare confidenza con le note e una tastiera

Migliori tastiere non pesate

Tasti semi-pesati

Il nome stesso indica che il tasto semi-pesato è a metà strada tasti pesati e non pesati, un compromesso tra la resistenza offerta dal tasto di un pianoforte acustico e quello di una qualsiasi tastiera. Per ottenere tasti semi-pesati, i costruttori utilizzano diverse tecniche: normalmente si prendono tasti non pesati e se ne aumenta la massa (e quindi il peso) ponendo una barretta metallica sotto il tasto. E per ottenere una migliore resistenza al tocco, il meccanismo della tastiera è solitamente provvisto di una molla.

tasti pianoforte

A chi consigliamo i tasti semi-pesati?

Rispetto al tasto pesato o dinamico, il semipesato è più comune incontrarlo sulle tastiere (che quindi hanno meno di 88 tasti). Ad ogni modo noi li consigliamo a chi:

  • vuole iniziare a prendere dimestichezza con un tasto più simile a quello del pianoforte acustico
  • cerca una sensazione più naturale rispetto al non pesato
  • necessita di uno strumento più facilmente trasportabile dato che il peso complessivo dello strumento è inferiore rispetto a quello del tasto pesato
  • ha un budget contenuto (rispetto a un tasto pesato)

Migliori tastiere semipesate

Tasti pesati

Ed eccoci ai famigerati pianoforti dotati di tasto pesato. In questo caso abbiamo non solo un tasto dinamico, ma che è in grado di restituire al pianista la risposta al tocca, il feeling della pressione sulla tastiera di un pianoforte acustico. Per intenderci, in origine i tasti di un piano erano d'avorio, quindi puoi facilmente intuirne il peso, lo stesso avvertito esercitato la pressione necessaria a sollevare il martelletto che faceva vibrare la corda.
Nella tastiera con tasti pesati dei moderni pianoforti digitali, il tasto viene appunto tarato con un sistema di leve e molle che imitano più o meno fedelmente la sensazione prodotta dalla meccanica di un pianoforte acustico.

A chi consigliamo un tasto pesato?

Per quanto il tasto pesato sia sicuramente il più pregiato di tutti, non sempre è la scelta ideale. Infatti, dovrebbe essere scelto da chi:

  • ha già un certa esperienza con le tastiere e gli strumenti musicali
  • deve studiate pianoforte a un livello avanzato
  • ne ha ricevuto specifica richiesta dall'insegnante di musica
  • ricerca la sensazione e non solo la resa quanto più possibile simile a quella di un pianoforte acustico o a coda

Migliori pianoforti con tasto pesato

Tasti dinamici o Touch Sensitive

Un discorso a parte va fatto su quelle che vengono chiamate tastiere dinamiche, che assicurano un volume più alto o più basso in corrispondenza della maggiore o minore pressione sul tasto. Questo è possibile perché dispongono di un meccanismo sensibile alla velocità con cui vengono premuti i tasti che sono provvisti di due sensori, il primo sulla parte superiore del tasto ed il secondo nella parte inferiore, dove il tasto arriva a fine corsa quando viene premuto a fondo: la velocità con cui il tasto si sposta dalla posizione superiore a quella inferiore, determina il livello dinamico. L’informazione su come sono premuti i tasti (con maggiore o minore intensità) viene trasferita al processore sonoro che restituisce volumi diversi di esecuzione.
La modulazione del suono in base al tocco è preimpostata digitalmente e nelle tastiere dinamiche di fascia più alta c’è un ottimo livello di fedeltà rispetto al suono del pianoforte.

Come puoi quindi capire, la dinamicità o sensibilità del tasto non è in alcun modo legato al peso. Ecco quindi che esistono tasti leggeri e semipesati che possono essere sia dinamici che non. Mentre i pesati sono sempre anche dinamici.

A chi consigliamo la tastiera Touch Sensitive?

La resa in termini di gamma dinamica, volume e lunghezza della nota di una tastiera dinamica arriva ad essere eccellente, per cui questo dipo di tasto di adatta versatilmente a chi:

  • studia pianoforte seriamente (corsi di musica)
  • deve esercitarsi a un livello avanzato
  • ha un budget contenuto (rispetto a un tasto pesato)
  • non si cura della sensazione prodotta dal tocco

Migliori tastiere Touch Sensitive

Casio Vs Yamaha: campionamenti e tecnologie

Come hai notato, la maggior parte dei modelli che ti abbiamo suggerito sono dei due brand più rinomati per la produzione di tastiere e pianoforti digitali dedicati allo studio e all'esercizio. Questo perché applicano un notevole sforzo nello sviluppo di tecnologie e integrazioni per rendere sempre più accurata ed efficiente l'eperienza del musicista più o meno esperto.

In questa ultima parte della nostra guida vogliamo illustrarti alcune delle differenze e delle terminologie impiegate.

Il campionamento dei suoni

Nella resa complessiva dei pianoforti grande attenzione viene posta, ovviamente, ai suoni che vengono prodotti. Nel caso di Yamaha, celebre produttore grandi linee di pianoforti acustici e a coda, i suoni vengono campionati dai propri pianoforti da concerto: CFX e Bösendorfer.
Casio, invece, campiona i suoni da diversi pianoforti, tra cui Bösendorfer e Steinway.

Sitema a martelletti

Nelle specifiche delle gamme alte dei due brand possiamo trovare alcuni acronimi che riguardano un ulteriore miglioramento del testo pesato. Nella fattispecie, attraverso numerosi accorgimenti tecnologici e meccanici, le tastiere Hammer sono in grado di riprodurre non solo la sensazione di pressione di un tasto con massa e peso simile a quello di un piano acustico, ma anche la risposta del martelletto che batte sulla corda.
È questo il caso delle tastiere NGHA (Natural Grand Hammer Action) di Casio e GH3/GHA/GrandTouch-S (Graded Hammer Action) di Yamaha.

tasti pianoforte

FAQ sul tasto pesato

  • Differenza tra tasti pesati e semipesati
    Sostanzialmente cambia la massa del tasto stesso e il procedimento con cui questi vengono realizzati. Come abbiamo detto solitamente il semipesato è un tasto leggero cui viene aggiunto del metallo per maggiorarne il peso.
    Per il tasto pesato, invece, viene ricreato quello del pianoforte acustico: un'anima di legno avvolta nell'avorio, ovviamente sintetico. E lo stesso vale per l'ebano dei tasti neri.
  • Differenza tra tasti pesati e dinamici
    Come abbiamo avuto modo di spiegare più su, in realtà il tasto dinamico non ha a che fare con il peso e la massa del tasto stesso, quanto i sensori che sono applicati a ogni sigolo tasto. Di conseguenza sono due concetti diversi, ma è importante puntualizzare che tutti i tasti pesati sono dinamici, mentre non tutti i tasti dinamici sono pesati.

Se hai trovato utile questa piccola guida, non puoi proprio perderti quelle in arrivo!

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